Entro il 18.6.2018 va effettuato il versamento del primo acconto IMU 2018, che ammonta al 50% dell’imposta dovuta.
Si ricorda che sono esenti IMU l’abitazione principale (se diversa da categoria A/1, A/8 e A/9) e le relative pertinenze (C/2, C/6 e C/7) nel limite di 1 unità per ciascuna categoria catastale.
Per calcolare l’imposta relativa a un determinato immobile bisogna:
- avere la rendita catastale (RC) che trova nel documento di acquisto oppure nella visura catastale che si può richiedere presso un qualsiasi ufficio del catasto ;
- Rivalutarla del 5%;
- Moltiplicare la RC rivalutata per un coefficiente (diverso in base alla tipologia di abitazione). Il valore trovato è la Base Imponibile IMU;
- Sull’imponibile va calcolato l’importo dovuto in base all’aliquota fissata dal comune.
Il 50% dell’importo va pagato al 16 giugno o il primo giorno utile successivo e il restante 50% al 16 dicembre o il primo giorno utile successivo.
Modalità di versamento
Per il versamento è possibile utilizzare alternativamente il modello F24 o l’apposito bollettino di c/c/p, indicando gli importi arrotondati all’unità di euro, il codice catastale del comune in cui si trova l’immobile ed il codice tributo che è connesso alla tipologia dello stesso.
I soggetti non titolari partita IVA possono utilizzare l’apposito modello F24 semplificato, indicando nella voce sezione (prima colonna) il codice “EL”.
Se gli immobili sono situati in più comuni è necessario disporre di tanti bollettini quanti sono i comuni a cui va versato l’IMU, mentre con il modello F24 è possibile versare l’imposta dovuta anche per immobili ubicati in comuni diversi.
Per informazioni dettagliate su categorie catastali, coefficiente e codice tributo, aprite Tabelle per il calcolo IMU