La TASI (Tassa sui Servizi Indivisibili) è stata istituita dalla legge di stabilità 2014 per mantenere i servizi comunali rivolti alla comunità, come illuminazione pubblica e manutenzione delle strade.
Come l’IMU va pagata in due rate: il primo acconto va versato entro il 18.6.2018 ed è calcolato in base alle aliquote e detrazioni in vigore per il 2017, mentre il secondo acconto va versato entro il 17.12.2018 ed è calcolato con le Aliquote e detrazioni previste per il 2018 dalla delibera comunale pubblicata sul sito Internet del MEF entro il 28.10.2018.
Normativa 2018
Per quanto riguarda la normativa ed il calcolo della tassa non risultano modifiche sostanziali rispetto al 2017.
Il presupposto impositivo della TASI è il possesso/detenzione di beni immobili e aree edificabili, mentre sono esentati i terreni agricoli, l’abitazione principale (se diversa da categoria A/1, A/8 e A/9) e le relative pertinenze (C/2, C/6 e C/7) nel limite di 1 unità per ciascuna categoria catastale.
La tassa non riguarda esclusivamente i proprietari, infatti, in caso di affitto o comodato, l’imposta è a carico dell’inquilino / comodatario in misura compresa tra il 10 ed il 30% in base a quanto stabilito nel regolamento comunale.
Se il Comune non ha fissato detta percentuale, la TASI va imputata per il 10% a carico del detentore e per il 90% a carico del proprietario.
Esiste autonomia tra gli obblighi del proprietario e del detentore, che sono responsabili di versare l’importo che gli compete e rispondono personalmente in caso di inadempimento.
Imposta dovuta e versamento
L’importo dovuto corrisponde alla base imponibile (calcolata come la base imponibile IMU) moltiplicata per l’aliquota del comune in cui è situato l’immobile ,che può essere al massimo 2,5‰.
Il primo acconto, da versare il 18.6.2018, corrisponde alla metà di quanto calcolato, salvo eventuali detrazioni.
Per il versamento si può usare alternativamente il modello F24 o il bollettino di c/c/p .
[fonte: SEAC IF MAGGIO 2018 – INFORMATIVA N. 156 – 22 MAGGIO 2018]